1 Piccola Yara, sei nei nostri cuori Dom 27 Feb 2011, 8:39 am
Lisali
Admin
Yara, il giorno del dolore. Choc e rabbia a Brembate
Domani l'autopsia sul corpo della 14enne trovato ieri, a tre mesi esatti dalla scomparsa
27 febbraio, 09:26
dell'inviato Fabrizio Cassinelli
BERGAMO - A tre mesi esatti dalla scomparsa, quando nonostante il
tempo trascorso, nessuno ancora voleva perdere la speranza di trovare in
vita Yara Gambirasio, la tredicenne scomparsa il 26 novembre scorso a
Brembate Sopra (Bergamo), come una doccia fredda e' arrivata la notizia
del ritrovamento del suo cadavere.
Il corpo e' stato notato da un giovane aeromodellista, in un campo
che, ironia della sorte, si trova a non piu' 300 metri dal comando della
Polizia Locale dell'Isola Bergamasca, che coordinava i volontari nelle
ricerche della ragazzina.
L'area si trova nel comune di Chignolo d'Isola (Bergamo) ai margini
di una strada asfaltata, via Bedeschi, che porta in una zona frequentata
da cacciatori e amanti del jogging, costellata ai margini da capannoni
industriali. Il giovane, poco dopo le 15, ha chiamato il 113 per dare
l'allarme, e sul posto sono subito giunte alcune pattuglie della polizia
che erano state distaccate nella zona di Brembate proprio in questi
giorni per proseguire le ricerche.
Tra i primi interventi effettuati dagli investigatori c'e' stata
l'acquisizione delle immagini delle telecamere di sicurezza di alcune
delle aziende che sorgono proprio intorno al luogo del ritrovamento. Il
cadavere, in avanzatissimo stato di decomposizione e con ancora addosso
i vestiti che Yara indossava il giorno della sparizione, era riverso a
terra tra le sterpaglie, supino, e presentava ancora l'apparecchio
ortodontico che tutte le foto affisse dagli abitanti della zona
immortalavano sul sorriso della ragazzina.
Una espressione dolcissima, serena, che adesso, contrasta con i
macabri resti di uno scheletro fragile e quasi dimenticato dal tempo.
Il corpo sara' portato all' Istituto di medicina legale di Milano, dove
sara' un gruppo di esperti a eseguire l'autopsia, in programma lunedi' e
a cui dovrebbero partecipare, oltre al medico legale, anche un patologo
e un genetista. Sul ritrovamento si incentrano i primi dubbi
investigativi e una serie di voci lasciano pensare a un giallo, quello
di un eventuale abbandono del corpo che potrebbe essere stato fatto
proprio oggi. Alcuni residenti della zona, infatti, hanno riferito ai
numerosi giornalisti presenti sul posto, che dei testimoni (non loro
direttamente, pero'), avrebbero notato questo pomeriggio un'auto
sfrecciare in via Bedeschi, fermarsi e poi ripartire.
Lo stesso sindaco di Chignolo, Pierluigi Marra, ritiene molto
improbabile che il corpo fosse li' da molto tempo. ''Abbiamo cercato in
quel punto almeno tre volte - ha spiegato - mi sembra incredibile che
non siamo riusciti a vederla anche soprattutto perche' si trovava in
un'area incolta ma in una posizione visibile, non nascosta''. ''Per
quanto ne so io - ha aggiunto il sindaco - la protezione civile e le
forze dell'ordine hanno cercato in quel luogo almeno due volte. E una
terza volta le ricerche sono state fatte spontaneamente dai dipendenti
dell'azienda che sorge nelle vicinanze e a cui appartiene l'area. Per me
prima non c'era''.
Queste voci hanno scatenato una ridda di ipotesi sul fatto che
qualcuno possa avere abbandonato proprio oggi il cadavere a Chignolo. Al
momento, pero', non ci sono ne' conferme ne' smentite ufficiali sul
reale passaggio dell'auto benche' gli inquirenti abbiano liquidato la
cosa come ''una stupidaggine''. Gli investigatori al momento non sanno
ancora da quanto tempo il cadavere fosse li' e infatti i primi rilievi
anatomopatoligici sono stati compiuti stasera proprio per capire (ed e'
possibile saperlo) se si sia decomposto li' o altrove.
Una cosa e' certa: se il corpo fosse stato deposto li' oggi non
potrebbe essere un caso, perche' oggi ricorrono i tre mesi esatti dalla
scomparsa di Yara. Per la vicinanza del comando della polizia locale e
anche perche' proprio li' nei pressi, in una cabina elettrica a non piu'
di cento metri di distanza, era stato trovato il cadavere di un
dominicano. Inquietanti coincidenze che potrebbero addirittura far
pensare a un messaggio. Non a caso, per rispondere a questi
interrogativi, in tarda serata e' giunta Cristina Cattaneo, nota
anatomopatologa, responsabile del laboratorio di Antropologia e
Odontologia Forense dell'Universita' di Milano, nonche' fondatrice del
Labanoof, istituto specializzato nell'analisi dei resti umani. Una dei
massimi esperti disponibili in Italia, che si e' subito messa al lavoro
per eseguire le prime analisi scientifiche. Contemporaneamente, in via
Rampinelli a Brembate Sopra (Bergamo), dove abita la famiglia
Gambirasio, e' immediatamente scattato un cordone delle forze
dell'ordine che hanno isolato la villetta per un raggio di 200 metri.
LA STORIA - Yara Gambirasio era scomparsa il 26 novembre, a
Brembate Sopra (Bergamo). Erano più o meno le 18.40 quando la
tredicenne, giovane promessa della ginnastica ritmica, è uscita dal
palazzetto dello sport per tornare a casa. Da quel momento di lei si
sono perse le tracce. Yara è scomparsa tra via Morlotti e via
Rampinelli, lungo i 700 metri che portano dal centro sportivo alla sua
abitazione.
Tre mesi dopo quella fredda sera d'autunno, gli interrogativi del
primo giorno restano ancora senza risposta. Polizia e carabinieri hanno
ascoltato centinaia di persone, scandagliato la vita di amici e
familiari, perlustrato palmo a palmo decine di chilometri quadrati di
terreni, dalla Val Brembana, alla zona dell'Isola, fino alla Bassa
Bergamasca. Il fiuto dei cani ha portato al gigantesco cantiere di
Mapello (Bergamo), ispezionato a fondo per circa due settimane, attorno
al quale sono state fatte mille ipotesi.
Il caso sembrava chiuso già dopo una settimana, con l'arresto di un
muratore marocchino, che poi si è rivelato estraneo alla vicenda.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2010/11/28/visualizza_new.html_1676255634.html
Domani l'autopsia sul corpo della 14enne trovato ieri, a tre mesi esatti dalla scomparsa
27 febbraio, 09:26
dell'inviato Fabrizio Cassinelli
BERGAMO - A tre mesi esatti dalla scomparsa, quando nonostante il
tempo trascorso, nessuno ancora voleva perdere la speranza di trovare in
vita Yara Gambirasio, la tredicenne scomparsa il 26 novembre scorso a
Brembate Sopra (Bergamo), come una doccia fredda e' arrivata la notizia
del ritrovamento del suo cadavere.
Il corpo e' stato notato da un giovane aeromodellista, in un campo
che, ironia della sorte, si trova a non piu' 300 metri dal comando della
Polizia Locale dell'Isola Bergamasca, che coordinava i volontari nelle
ricerche della ragazzina.
L'area si trova nel comune di Chignolo d'Isola (Bergamo) ai margini
di una strada asfaltata, via Bedeschi, che porta in una zona frequentata
da cacciatori e amanti del jogging, costellata ai margini da capannoni
industriali. Il giovane, poco dopo le 15, ha chiamato il 113 per dare
l'allarme, e sul posto sono subito giunte alcune pattuglie della polizia
che erano state distaccate nella zona di Brembate proprio in questi
giorni per proseguire le ricerche.
Tra i primi interventi effettuati dagli investigatori c'e' stata
l'acquisizione delle immagini delle telecamere di sicurezza di alcune
delle aziende che sorgono proprio intorno al luogo del ritrovamento. Il
cadavere, in avanzatissimo stato di decomposizione e con ancora addosso
i vestiti che Yara indossava il giorno della sparizione, era riverso a
terra tra le sterpaglie, supino, e presentava ancora l'apparecchio
ortodontico che tutte le foto affisse dagli abitanti della zona
immortalavano sul sorriso della ragazzina.
Una espressione dolcissima, serena, che adesso, contrasta con i
macabri resti di uno scheletro fragile e quasi dimenticato dal tempo.
Il corpo sara' portato all' Istituto di medicina legale di Milano, dove
sara' un gruppo di esperti a eseguire l'autopsia, in programma lunedi' e
a cui dovrebbero partecipare, oltre al medico legale, anche un patologo
e un genetista. Sul ritrovamento si incentrano i primi dubbi
investigativi e una serie di voci lasciano pensare a un giallo, quello
di un eventuale abbandono del corpo che potrebbe essere stato fatto
proprio oggi. Alcuni residenti della zona, infatti, hanno riferito ai
numerosi giornalisti presenti sul posto, che dei testimoni (non loro
direttamente, pero'), avrebbero notato questo pomeriggio un'auto
sfrecciare in via Bedeschi, fermarsi e poi ripartire.
Lo stesso sindaco di Chignolo, Pierluigi Marra, ritiene molto
improbabile che il corpo fosse li' da molto tempo. ''Abbiamo cercato in
quel punto almeno tre volte - ha spiegato - mi sembra incredibile che
non siamo riusciti a vederla anche soprattutto perche' si trovava in
un'area incolta ma in una posizione visibile, non nascosta''. ''Per
quanto ne so io - ha aggiunto il sindaco - la protezione civile e le
forze dell'ordine hanno cercato in quel luogo almeno due volte. E una
terza volta le ricerche sono state fatte spontaneamente dai dipendenti
dell'azienda che sorge nelle vicinanze e a cui appartiene l'area. Per me
prima non c'era''.
Queste voci hanno scatenato una ridda di ipotesi sul fatto che
qualcuno possa avere abbandonato proprio oggi il cadavere a Chignolo. Al
momento, pero', non ci sono ne' conferme ne' smentite ufficiali sul
reale passaggio dell'auto benche' gli inquirenti abbiano liquidato la
cosa come ''una stupidaggine''. Gli investigatori al momento non sanno
ancora da quanto tempo il cadavere fosse li' e infatti i primi rilievi
anatomopatoligici sono stati compiuti stasera proprio per capire (ed e'
possibile saperlo) se si sia decomposto li' o altrove.
Una cosa e' certa: se il corpo fosse stato deposto li' oggi non
potrebbe essere un caso, perche' oggi ricorrono i tre mesi esatti dalla
scomparsa di Yara. Per la vicinanza del comando della polizia locale e
anche perche' proprio li' nei pressi, in una cabina elettrica a non piu'
di cento metri di distanza, era stato trovato il cadavere di un
dominicano. Inquietanti coincidenze che potrebbero addirittura far
pensare a un messaggio. Non a caso, per rispondere a questi
interrogativi, in tarda serata e' giunta Cristina Cattaneo, nota
anatomopatologa, responsabile del laboratorio di Antropologia e
Odontologia Forense dell'Universita' di Milano, nonche' fondatrice del
Labanoof, istituto specializzato nell'analisi dei resti umani. Una dei
massimi esperti disponibili in Italia, che si e' subito messa al lavoro
per eseguire le prime analisi scientifiche. Contemporaneamente, in via
Rampinelli a Brembate Sopra (Bergamo), dove abita la famiglia
Gambirasio, e' immediatamente scattato un cordone delle forze
dell'ordine che hanno isolato la villetta per un raggio di 200 metri.
LA STORIA - Yara Gambirasio era scomparsa il 26 novembre, a
Brembate Sopra (Bergamo). Erano più o meno le 18.40 quando la
tredicenne, giovane promessa della ginnastica ritmica, è uscita dal
palazzetto dello sport per tornare a casa. Da quel momento di lei si
sono perse le tracce. Yara è scomparsa tra via Morlotti e via
Rampinelli, lungo i 700 metri che portano dal centro sportivo alla sua
abitazione.
Tre mesi dopo quella fredda sera d'autunno, gli interrogativi del
primo giorno restano ancora senza risposta. Polizia e carabinieri hanno
ascoltato centinaia di persone, scandagliato la vita di amici e
familiari, perlustrato palmo a palmo decine di chilometri quadrati di
terreni, dalla Val Brembana, alla zona dell'Isola, fino alla Bassa
Bergamasca. Il fiuto dei cani ha portato al gigantesco cantiere di
Mapello (Bergamo), ispezionato a fondo per circa due settimane, attorno
al quale sono state fatte mille ipotesi.
Il caso sembrava chiuso già dopo una settimana, con l'arresto di un
muratore marocchino, che poi si è rivelato estraneo alla vicenda.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2010/11/28/visualizza_new.html_1676255634.html