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1volgarometro Empty volgarometro Gio 21 Mag 2009, 8:36 am

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Volgarometro: la hit degli insulti


Ecco la classifica delle offese



L’insulto più offensivo? Essere apostrofati come "handicappato" oppure "mafioso", o ancora “gay”. Sono insulti da far impallidire epiteti come "nazista" o "terrorista". Sentirsi dare del "negro" o del "fascista", invece, è peggio che "barbone" o "comunista", Sono le indicazioni che emergono dal “volgarometro', il sondaggio che si propone di individuare i peggiori insulti che si possano rivolgere a una persona, quelli insomma che proprio nessuno vorrebbe sentirsi dire.
Il sondaggio, proposto sul sito Internet del mensile Focus da Vito Tartamella - già autore di “Parolacce”, primo saggio di psicolinguistica sul turpiloquio, ha visto la partecipazione di oltre 2.600 persone di ogni età, livello di istruzione e condizione sociale. Ciascun partecipante è stato invitato ad assegnare un punteggio da 0 (per niente volgare/offensivo) a 3 (estremamente volgare/offensivo) a 152 termini. L'obiettivo era valutare la forza espressiva del turpiloquio in una riflessione su come il linguaggio rispecchi i mutamenti sociali e i tabù. Dal sondaggio è emerso, ad esempio che la parola "handicappato", che in passato era un termine neutrale per definire una persona disabile, oggi è percepito come "insulto grave", secondo soltanto a bestemmie e a espressioni attinenti la sfera sessuale, la cui gravità è riconosciuta in modo unanime.
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Sullo stesso livello di volgarità si collocano espressioni che portano con sé un giudizio etico e morale, come "mafioso", "ladro" e "infame". Un passo più indietro, ma sempre nella fascia delle offese,gravi, troviamo "nazista", “terrorista" e, a dispetto delle campagne contro l'omofobia, "frocio". E per finire, meglio sentirsi dare del "terrone" o del "muso giallo" piuttosto che del "negro" o dello "zingaro". Più sopportabili invece gli epiteti legati alle discriminazioni di classe ("pezzente", "barbone", "proletario") o a integralismi religiosi ("talebano", "bigotto"). Il "volgarometro" ha poi messo in lizza altri due termini: "fascista" e "comunista". Il primo è stato giudicato nettamente più offensivo del secondo che si è collocato in fondo alla classifica.
Le singole espressioni che hanno ricevuto in assoluto i punteggi più alti sono proprio le bestemmie, nonostante 1/3 del campione si dichiari ateo. Da notare a questo proposito che, anche se per valori infinitesimali, l'offesa alla Madonna è considerata più grave rispetto a quella verso Dio. Un altro aspetto emerso dal sondaggio è che il 50,4% delle espressioni proposte è stata giudicata dai navigatori "poco volgare o offensiva" (punteggi da 0 a 1,4). Ciò vuol dire che queste parole hanno perso buona parte della loro forza espressiva, trasformandosi in semplici espressioni colorite e graffianti, ma non molto offensive: fra queste, terrone, sfigato, crumiro,buffone, rifatta/siliconata, sbirro, ostia, che palle, ballista.
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In questa inedita fotografia del turpiloquio risaltano alcune tendenze significative. La prima, è quella in cui l'insulto è un "giudizio abbreviato", dove le accuse sentite come più offensive sono la violazione delle leggi (mafioso, ladro, infame) e i presunti eccessi sessuali, dalla promiscuità per le donne all'omosessualità per gli uomini. "In quest'ultimo campo, nonostante l'apparente libertà di costumi,- commenta Tartamella - prevale ancora una visione maschilista e omofobica” Scottante poi anche il rapporto con malattie, morte, bruttezza, disabilità: le maledizioni, cioè augurare malattie, morte o dolore a qualcuno, e gli insulti fisici.
I dati del sondaggio, il primo nel suo genere in Italia, saranno presentati da Tartamella in occasione del III Convegno internazionale sulle parolacce, che si terrà a fine maggio a Chambery, in Francia, presso l'Università della Savoia.

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