9/05/2008
mpaiLe nuove rivelazioni sulla nave dei veleni







Sviluppi nella vicenda Trafigura: un documentario della BBC accusa la compagnia olandese di sversamento di materiale tossico

Prima ancora di finire davanti all'Alta Corte di Londra, il caso
Trafigura si arricchisce di un altro capitolo: un documentario della
BBC avrebbe infatti rivelato come il contenuto dei rifiuti scaricati
dall'imbarcazione Probo Koala nel porto di Abidjan e finiti in 18 siti
(molti non autorizzati) della città ivoriana nel luglio del 2006, fosse
altamente tossico. Secondo documenti stilati dagli investigatori
olandesi e ottenuti dall'emittente britannica, le analisi sui rifiuti
della nave avrebbero rivelato la presenza di sostanze estremamente
dannose, tra cui due tonnellate di idrogeno solforoso.

Secondo un membro della Royal Society of Chemistry contattato dalla
BBC, lo sversamento degli stessi liquidi a Travalgar Square, nel pieno
centro di Londra, avrebbe provocato problemi di salute per milioni di
persone. Stando gli accusatori della società Trafigura, che hanno
avviato una class action presso l'Alta Corte di Londra, il contenuto
tossico dei rifiuti scaricati in Costa d'Avorio avrebbe provocato la
morte di almeno 16 persone e il ferimento di altre 100.000. La società
olandese, che nel febbraio del 2007 siglò con il governo ivoriano un
accordo di oltre 150 milioni di euro per la rimozione dei rifiuti
incriminati, ha sempre negato qualsiasi responsabilità nell'accaduto,
accusando la compagnia ivoriana Tommy, incaricata dello smaltimento dei
rifiuti ad Abidjan, dello sversamento illegale. Non solo: secondo la
Trafigura, che ha annunciato di aver fatto causa alla BBC per le accuse
contenute nel documentario, nel materiale di scarto consegnato alla
compagnia ivoriana non sarebbe stata presente alcuna sostanza tossica.
Una versione, quella della Trafigura, che non ha mai convinto
appieno: prima di finire in Costa d'Avorio, infatti, la Probo Koala
avrebbe tentato di smaltire i materiali di scarto presenti nella nave
ad Amsterdam, dove però le autorità portuali avrebbero chiesto un
sovrapprezzo per il carattere particolare dei rifiuti. Di conseguenza,
molte associazioni ambientali hanno accusato la Trafigura di aver
scelto la Costa d'Avorio come destinazione finale per liberarsi di un
carico scomodo. In caso di condanna, le conseguenze legali potrebbero
essere pesanti per la compagnia olandese, nei confronti della quale la
giustizia ivoriana ha però ordinato nel marzo 2008 un non luogo a
procedere per mancanza di prove. Finora, alla class action presentata a
Londra dallo studio legale Leigh Day and Co, avrebbero aderito circa
30.000 ivoriani. Per l'accusa, la chiave del processo sarà dimostrare
il collegamento tra lo scarico dei presunti rifiuti tossici e i
problemi di salute riscontrati tra la popolazione di Abidjan nei giorni
successivi. Un legame che la Trafigura ha sempre negato, sostenendo
come i siti in cui furono illegalmente scaricati i rifiuti fossero già
compromessi a livello ambientale.
Ma
nel documentario della BBC, la Trafigura sarebbe stata anche accusata
di adottare "tattiche sporche" nei confronti degli accusatori: uno di
questi sarebbe stato portato, a spese della società, a Casablanca, in
Marocco, dove avrebbe incontrato i rappresentati legali della
Trafigura. In generale, la società è stata accusata di aver offerto
soldi ai testimoni per indurli a cambiare la loro versione dei fatti.
Accuse respinte dalla compagnia, che a sua volta ha fatto sapere che i
suoi impiegati sarebbero stati oggetto di rappresaglie e minacce di
morte per l'affare Probo Koala. Un ginepraio legale, in cui i giudici
di Londra dovranno districarsi nei prossimi mesi.

Matteo Fagotto

dal sito di peacerporter