Tra sogno e realtà
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LELLA

LELLA
senior pazzo a pezzi
senior pazzo a pezzi
La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona, è che non ne hai bisogno» Era questo lo slogan che dal 4 febbraio avrebbe dovuto tappezzare due autobus pubblici a Genova. Non a caso l'apertura della campagna lanciata dall'Unione atei e agnostici razionalisti (Uaar) doveva partire proprio dal capoluogo ligure. "E' una specie di sfida atea in casa di Angelo Bagnasco, presidente della Cei", ha spiegato Raffaele Carcano, segretario generale dell'Uaar. Che però rimarrà nell'alveo delle intenzioni.La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona, è che non ne hai bisogno» Era questo lo slogan che dal 4 febbraio avrebbe dovuto tappezzare due autobus pubblici a Genova. Non a caso l'apertura della campagna lanciata dall'Unione atei e agnostici razionalisti (Uaar) doveva partire proprio dal capoluogo ligure. "E' una specie di sfida atea in casa di Angelo Bagnasco, presidente della Cei", ha spiegato Raffaele Carcano, segretario generale dell'Uaar. Che però rimarrà nell'alveo delle intenzioni.
A sorpresa, dopo le polemiche dei giorni scorsi, è stata rifiutata la campagna pubblicitaria degli atei su due autobus urbani genovesi. La IGPDecaux, concessionaria IGPDecaux degli spazi pubblicitari sui bus dell'Amt, ha deciso di non concedere all'Unione degli atei, razionalisti ed agnostici (Uaar) gli spazi per lo slogan "La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno". L'Uaar, nel dare la notizia, ha precisato di attendere ancora le motivazioni e di aver chiesto al Comune di Genova di revocare la concessione alla IGPDecaux. I legali dell'associazione stanno valutando la vicenda; la campagna di sottoscrizione, che ha già raccolto 13mila euro, va avanti però con buoni riscontri.

La campagna, già sperimentata a Londra, Washington e persino nella "cattolicissima Spagna", ha subito un brusco stop in Italia, a seguito del polverone scatenato dagli annunci mediatici. Per il momento non troverà spazio la campagna, ad opera di diverse associazioni atee che hanno deciso di promuovere il loro punto di vista affidandosi ai mezzi pubblici, considerati tra i più efficaci mezzi di comunicazione. Lo slogan di questa iniziativa è: «Probabilmente Dio non esiste. Perciò smettila di preoccuparti e goditi la vita».

Nel caso di Madrid, dove i bus passano in centro, fra l'altro vicino a Las Ventas, la famosa 'plaza de toros', i cartelli dell"orgoglio ateo lambiscono più volte ogni giorno luoghi simbolo del cattolicesimo spagnolo, la Cattedrale dell'Almudena, l'Arcivescovado, ma anche il palazzo del governo di Madrid. E la disfida fra i due campi, dopo le dispute con il premier socialista Zapatero, sembra dover allargarsi a macchia d'olio. A difendere l’onore cristiano ci ha pensato la Chiesa Evangelica, che ha battuto sul tempo gli atei affittando lo spazio pubblicitario su un autobus interurbano, che riporta la scritta: "Dio sì esiste: cosa ne pensate questo slogan .. La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona, è che non ne hai bisogno» Genova10

lory

lory
super pazzo a pezzi
super pazzo a pezzi
da cattolica penso sia stupida ....da individuo penso che sia incivile e fatto da persone poco intelligenti Suspect

Ospite

Anonymous
Ospite
Parlo da atea.....è stupida, anzi stupidissima, la campagna pubblicitaria lancaiata dall'Uaar come ritengo altrettanto stupida quella della Chiesa Evangelica.
Credere o non credere in Dio non può dipendere da una campagna pubblicitaria più o meno fatta bene: è una cosa profonda e personale e se vogliamo ridurre anche questa ad un messaggio pubbliciario allora siamo caduti più in basso di quello che pensavo!

Lisali

Lisali
Admin
Admin
la penso esattamente come voi ragazze.... :gne gne:

nilodan


Poeta del forum
Poeta del forum
Non voglio entrare nel profondo del merito di questa campagnia pubblicitaria,
in quanto da credente direi cose che altri non condividerebbero
ed allor non voglio aprir un dibattito che si protarrebbe senza fine con idee
contro e scontro...e difficilmente si verrebbe a capo della matassa...
Dal canto mio penso solo che il dire che un "dio" o come altri lo vogliono chiamare ,
non esista, solo per far comodo a qualcuno che è pur libero di pensarlo,
mi sembra fuori luogo ad andare a tapezzare di idee qualunque cosa perchè
ad una parte fa comodo, non tenendo conto che altri la possano pensare all'inverso,
in quanto allor coinvolti potrebbero pur lor fare qualche cosa per il lor diritto
a credere...
Se tutti dovessero fare ciò che a lor fa comodo, allora ci sarebbe anarchia totale..
Ognuno in democrazia è libero, ma anche il buon senso vuol la sua parte...

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