Per la maggior parte delle mamme rappresenta una vera sfida. Conciliare lavoro e famiglia, oggi, non è facile, specialmente se non si può contare su un valido aiuto esterno. E i servizi per l’infanzia, in Italia, sono ancora lontani dal coprire la crescente richiesta: solo un bambino su dieci trova posto. Le donne, spesso, si trovano costrette a scelte difficili: rinunciare alla propria occupazione o, pur di mantenerla, trascorrere poco tempo con i figli. Per agevolare le famiglie, negli ultimi anni, si è cominciata a promuovere la creazione di asili nei luoghi di lavoro: senz’altro una buona opportunità.
I vantaggi che il nido aziendale offre sono tanti a cominciare dagli orari maggiormente flessibili e dai prezzi solitamente più convenienti rispetto a quelli di mercato. “Una prima comodità consiste nel dover percorrere un’unica strada per portare il bambino all’asilo e raggiungere il posto di lavoro (un vantaggio non di poco conto se si considera che queste strutture nascono di solito nelle grandi città)”, afferma Paola Scalari, psicologa e psicoterapeuta dell’Istituto internazionale di psicologia sociale. “Essere a due passi dal nido significa vedere ridotti ansie e stress ogni volta che occorre accompagnare il piccolo o andarlo a prendere. Vuol dire, poi, avere la certezza di poterlo raggiungere velocemente in caso di necessità”.
La vicinanza all’asilo, però, non rappresenta sempre un vantaggio. “Se un giorno la mamma ha bisogno di stare a casa, ad esempio, deve preoccuparsi, comunque, di portare il bambino sul luogo di lavoro”, dice la psicologa. Per lei, inoltre, separare nettamente la sfera lavorativa da quella affettiva diventa più difficile. “Potrebbe non essere semplice distogliere il pensiero dal piccolo, sapendolo così vicino”. Il nido aziendale può essere, allora, una buona soluzione per alcune mamme ma non per altre: “Dipende dal carattere e dalla capacità di organizzarsi di ciascuna”.
Nel valutare la possibilità di iscrivere il piccolo all’asilo aziendale, poi, i genitori devono considerare le sue esigenze. È importante informarsi sul progetto pedagogico e verificare che gli operatori siano qualificati. Una fascia oraria più ampia, inoltre, è un vantaggio per chi lavora ma bisogna far attenzione a non richiedere al bambino una permanenza fuori casa troppo prolungata.
COSA NE PENSATE DEGLI ASILI NIDI IN GENERALE....martina la porto due volte a settimana come portavo anche ilary sono molto favorevole, certo non abbandonarceli ma un po' credo faccia bene